domenica 31 luglio 2016

IL GRANDE GUARDIANO

Il Secondo Guardiano della Soglia è una tappa obbligata per chiunque percorra seriamente il cammino dell' EVOLUZIONE.
Costituisce l'inevitabile tappa per poter accedere a un nuovo piano di coscienza.
Detto in questi termini sembra qualcosa di estremamente complicato, in realtà è talmente semplice che risulta incomprensibile, ma si sa, solo i bambini, protetti dalla loro naturale e transitoria purezza, riescono a vedere la realtà per quella che è.
Il grande guardiano della soglia è a ben ragione detto GRANDE.
Esso ha un ingrato compito, e cioè quello di fare da portinaio.
Egli è in un certo senso costretto a svolgere un ruolo fondamentale nell'equilibrio delle energie, anche se personalmente credo che forse sarebbe il caso di prendersi una vacanza perchè attualmente ha talmente  svolto bene il suo compito che l'intero pianeta si trova più o meno inconsapevolmente (ma forse in questo caso è preferibile la minor consapevolezza) davanti alla sua porta.
Ma tutti questi son discorsi generali che lasciano il tempo che trovano.
Passiamo alla analisi più specifica.
Per fare questo mi servo di un'immagine che tutti sono in grado di riconoscere.
Il Diavolo.
Cosa è il diavolo?
A questa domanda seguono le risposte più varie, sono stati scritti trattati su trattati.
Ogni settore della umana comprensione lo ha "circoscritto" in una definizione comprensibile al settore stesso.
Le definizioni, apparentemente in contraddizione tra loro, in realtà descrivono tutte la medesima sostanza, vista da punti di vista differenti e descritta usando termini differenti, dalla psicanalisi, passando dalla psichiatria per raggiungere l'alchimia attraverso la magia approdando all'ambito delle religioni in tutte le loro possibili declinazioni.
A questo punto, la grandezza del GRANDE GUARDIANO ha giocato la sua carta vincente, il suo jolly. Ha detto semplicemente che non esiste. E' scomparso dall'ambito delle definizioni.
Questo è un trucco da vero maestro.
Quando ero piccola, mi accadde un episodio divertente.
Mi trovavo in vacanza coi miei genitori in Inghilterra. In una fiera un signore onesto, aveva messo un banco sopra il quale stava una scatola metallica con un'apertura per inserire le monete e un lucchetto che chiudeva la scatola.
Il gioco, per chi voleva, consisteva nell'inserire la moneta nella fessura e in seguito scegliere una chiave da un tabellone in cui vi erano 100 chiavi diverse.
Solo una apriva la scatola. Chi l'avesse trovata avrebbe preso il contenuto dell'intera scatola, il "bottino" insomma.
Io avevo circa 4 anni.
Siccome giocare mi è sempre piaciuto, insistetti a lungo affinchè i miei genitori accettasero di inserire la monetina nella scatola. Ovviamente loro non volevano ma io, bambina dalla capacità infinita di insistenza, alla fine riuscii a prenderli per esasperazione.
Inserita la moneta, presa la chiave, aperta la cassetta, intascato il bottino.
Quel buon uomo era stato onesto, e la sua onestà mi aveva ricompensata.
I miei genitori non volevano perchè vedevano la "fregatura" del gioco, e prima di tutto non credevano che fosse vero che una chiave tra le 100 avrebbe aperto la cassetta, poi non credevano che se anche ci fosse stata, io la avrei trovata. Insomma, loro non credevano...gli mancava la fiducia.
Io ricordo che non avevo nessun dubbio nè sulla buona fede di quell'uomo nè sul fatto che la chiave che avevo preso senza pensarci non avrebbe aperto. Ero talmente sicura che fui molto stupita dalla reazione di tutti.
I miei genitori intascarono il bottino e dopo poco si dimenticarono dell'accaduto. Io ne ebbi un'impressione che nel tempo si è trasformata in certezza.
Quello che viene definito diavolo, è una immagine che appartiene alla mente. Esiste per chi lo vede. Chi non lo vede, semplicemente non lo descrive a se stesso.
Si perchè è una dimensione che appartiene all'interiorità di ognuno di noi.
Il "diavolo" siamo noi, è la nostra energia più profonda, la forza che ci tiene collegati al pianeta, la nostra "gravità".
Dire che esiste o dire che non esiste è la medesima cosa. L'energia è energia, tutto è manifestazione dell'energia, dipende dall'uso che ne facciamo.
Il nodo è esattamente questo.
Che uso facciamo di questa energia che in se stessa è neutra?
Ancora una volta dobbiamo stare molto attenti, perchè la questione a questo punto diventa delicata e della massima importanza.
A mio avviso, l'unico modo buono per utilizzare questa energia è farla risalire fino al cuore.
Ma qui, ognuno è libero di farne quello che vuole.
Certo, più la si conosce, più si impara ad usarla e più i rischi di rimanerne schiacciati aumentano.
Si perchè questo tipo di energia ha solo un inconveniente, all'inizio ti fa credere di aver trovato il tesoro dei tesori, ti alletta con le promesse più affascinanti e cioè si propone come chiave per ottenere ciò che credi di desiderare, ciò che credi sia il bene per te, qualsiasi sia il tuo desiderio, dal più materiale al più spirituale (in fondo ci conosce meglio di chiunque altro perchè è parte di noi). In un secondo momento, quando sei ben bene incatenato a te stesso e ai tuoi desideri, ti molla da solo e comincia il caos. A quel punto arriva il prezzo, la solitudine.
Certo, si può fare della solitudine un posto meraviglioso e restarci per l'eternità, o almeno fintantochè questa condizione serve ad equilibri ben più grandi.
Personalmente ho sempre preferito trovare scorciatoie.
Una buona scorciatoia per uscire da questa ruota continua è quella di integrare il sesto raggio cosmico.
E questa cosa non sono io a dirla, per fortuna....

giovedì 28 luglio 2016

Amore (il problema dell'integrazione del sesto raggio cosmico SECONDA TAPPA, IL PICCOLO GUARDIANO)


IL PICCOLO GUARDIANO





Come avevo anticipato nel precedente articolo http://chiaralampo.blogspot.it/2016/06/amore.html , eccoci arrivati alla seconda tappa della colonna VI del Tarot.
L'Arcano XIII.



Questa è la fase più complessa e dolorosa dell'esperienza, la fase in cui i pericoli diventano maggiori.
In questo passaggio incontriamo per la prima volta quello che Rudolf Steiner ha definito "Il guardiano della Soglia".
Una precisazione.
I Guardiani della soglia sono due: piccolo e grande.
In questo articolo parliamo del PICCOLO.
Se incontriamo il piccolo guardiano e ne siamo consapevoli, significa che abbiamo raggiunto un livello di consapevolezza tale da renderci conto di dove siamo. Questo non ci esenta dall'incappare in rischi e pericoli, anzi, i pericoli sono tanto maggiori quanto aumenta il livello di comprensione, per il semplice motivo che l'ostacolo è sempre un pochino più elevato della nostra capacità di visione, in modo tale da renderci le cose leggermente più complicate (sic est...).
Ma si sa, il percorso di crescita non è una allegra scampagnata tra amici, neppure una gloriosa ovazione, e neppure una rilassata domenica in famiglia.... e i complimenti non aiutano l'ego a morire.
Il Sesto Raggio Cosmico rappresenta la potente vibrazione dell'energia di Amore che DEVE necessariamente essere integrata in questo delicato momento "storico".
Giova ricordare che l'Amore non è una parola, come la mente ci porta a PENSARE, ma una vibrazione che, se accettata, costituisce la scorciatoia per l'elevazione e, visti i tempi, oserei dire per la fuga...
In questa fase, l'incontro col piccolo guardiano della soglia, siamo assistiti da servitori, incarnati o no, che in qualche modo tenteranno di farci arrivare la loro presenza BENEVOLA al nostro fianco.
Dobbiamo quindi essere molto fiduciosi in questa fase perchè la fiducia è l'unica àncora che in questo momento possediamo.
La morte dell'ego è cominciata, con tutta la sofferenza e il pericolo che essa comporta.
Quale è questo pericolo?
Molto semplicemente è il fuggire di fronte alla morte. L'ego non vuole morire e nel momento in cui si accorge che i rischi sono reali, farà di tutto per salvarsi, cercando riparo, cercando comprensione, cercando dolcezza e infine cercando di allearsi al proprio carnefice.
Se non puoi vincere il tuo nemico, alleati...
Quindi l'ego comincerà a pensare che il piccolo guardiano non è in fondo così brutto, che non fa paura, che anzi, è affascinante e misterioso e interessante. L'Ego sceglierà una maschera da fare indossare al guardiano, una maschera a lui gradita, così da poterlo "definire" e aggirare.
In questo modo non fa che gettare illusione su illusione, roteando su se stesso nella sala dalle mille porte, creando un vortice di risucchio verso il basso.
La mente è un labirinto dal quale si esce solo con l'energia del cuore.
Se mente e cuore restano distaccati, non esiste alcuna possibilità di superare la piccola illusione, figuriamoci la grande.
Come Seth fece a pezzi Osiride, così il piccolo guardiano distrugge tutto ciò in cui credevamo. Le nostre certezze più incrollabili, le nostre illusioni meglio confezionate.
Tutto passerà sotto la falce dell'Arcano XIII, affondata nel mare nero della nostra interiorità per spazzare via ogni vecchia cristallizzazione.
E' il crollo di tutte le nostre certezze.
Ma se osserviamo la carta, possiamo vedere coi nostri occhi che in quel mare nero, nel quale affonda spietatamente la falce della MORTE vi sono molte piantine, di colore giallo e blu.
La falce è azzurra così come una delle due braccia della morte.
La colonna vertebrale è azzurra e, se guardiamo bene, un piccolo cuore azzurro sbuca dal taschino rosso della morte e si unisce all'estremità della colonna vertebrale.



La vibrazione del raggio di amore è l'unica via di uscita da questo labirinto.
Quanto prima ci affideremo ad essa, tanto prima troveremo l'uscita....

(...continua...)