martedì 18 novembre 2014

AMNIOS






“ ...E’ ora così densa di quei fantasmi l’aria,
che nessuno sa più come evitarli.
Se un giorno mai di limpida ragione ci sorride,
la notte nella trama dei suoi sogni ci chiude.
Un uccello gracchia. Che gracchia? Sciagura.
Persi mattina e sera nelle reti della superstizione
segni, apparizioni, ammonimenti..
E, spauriti, si rimane soli.
La porta cigola e nessuno viene avanti.”

J. W. Goethe, Faust



Certamente l'inconscio ci domina, che lo sappiamo o no.
Se non ne siamo coscienti, viviamo nell'illusione di essere padroni dei nostri gusti, delle nostre simpatie e antipatie. Il cervello ci aiuta dandoci delle spiegazioni razionali e convincenti, tanto più convincenti quanto più siamo intelligenti.
Quando diciamo: mi piace per questo motivo e per quello, non mi piace per quello e per quell'altro l'altro.
Io penso, io voglio, io faccio...io, io, io...ma io chi?
Io che oggi provo amore per te, domani potrei odiarti con tutte le mie forze e magari chissà, anche ucciderti.
L'inconscio, questo mare oscuro e gonfio che si nasconde dietro alla "normalità" e più sei normale e più l'inconscio si gonfia, si alimenta e prende potere.
Poi capita di andare a letto e fare un sogno che ci sconvolge. ci svegliamo turbati, profondamente scossi, umorali...ma per "fortuna"c'è un solco già scavato da secoli dentro al quale crediamo di avere libertà di movimento. e invece siamo come pecore.
Ogni volta che si affaccia alla coscienza qualcosa di assolutamente inaccettabile scattano meccanicamente tutti degli stratagemmi di rimozione volti a ributtare nel mare oscuro della psiche l'istanza indesiderata. E così si tira avanti, senza sapere che siamo seduti su una pentola a pressione che potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
A meno che...a meno che non riconosciamo all'inconscio delle possibilità del tutto precluse alla coscienza.
Dobbiamo fare come Giona nella balena, farci inghiottire completamente dal mostro e, una volta dentro, confrontarci con lui.
Ma certe cose non si decidono a tavolino, non è che uno alla mattina si sveglia e decide di "affrontare il mostro". Anche perchè prima bisogna rendersi conto della sua presenza, e questo non è per niente facile.
L'energia psichica è piena di pretese e vuole essere incanalata in un modo preciso e solo in quello, e questo modo cambia a seconda degli individui, ognuno ha il suo e, qui sta il dramma, non è facile capire quale sia.
"naturam si sequemur ducem, numquam aberrabimus".