lunedì 14 ottobre 2013


ARIANNAAAAA!!! PORTACI IL FILO!


(il labirinto di Melusina)

Il vero labirinto in cui tutti siamo impegnati è la nostra mente.Che lo si sappia o no ci siamo dentro. Uscirne è impresa ardua. Prima di tutto ci dobbiamo rendere conto che ci siamo e soprattutto che stiamo facendo sempre lo stesso percorso. Ci sono dei segnali sottili, ai quali di solito non prestiamo attenzione:quando ci troviamo a pensare: "come al solito succede questa cosa", oppure "tanto lo so che va sempre così"... la famosa coazione a ripetere che piace tanto agli psicologi. Non ci domandiamo per esempio perchè a noi succede sempre quella cosa e al nostro vicino no. Destino? Mah. Se chiediamo al nostro vicino ci dirà che anche a lui succede sempre una certa cosa, diversa dalla nostra. Sarà mica che noi, inconsapevolmente, creiamo le condizioni perchè si verifichino certi eventi? Come una persona che si è persa in un labirinto e torna sempre allo stesso punto.
Cambiare strada no eh?! Sembra facile, il problema è che il labirinto è interiore, è fatto di schemi mentali e emozioni formatesi in giovane, giovanissima età. Qualche sera fa ho fatto un sogno. Venivo schiaffeggiata da un signore e provavo un senso di rabbia e tristezza. Una reazione preconfezionata, presente in me da molto tempo e che ho usato alla prima occasione buona. 
Molti malintesi nascono così. Uno dice una cosa e l'altro reagisce a modo suo scatenando una controreazione di solito coerente con la reazione in questione e così via...tutti dentro al labirinto!
Dice Gurdjieff :" Le associazioni non si fermano mai fino alla fine. Questa è la vita. Ma si può smettere di prestare attenzione alle associazioni. I sogni o associazioni che continuano sono quelle che sono le più abituali e (di conseguenza) che ricorrono".
Arianaaaaa!!!!!! Portaci il filo!






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